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L’Infermiere: un professionista a confronto con la multidiscipinarietà

Giovedì 12 maggio si celebra la Giornata Internazionale dell’Infermiere istituita nel 1965 dal Consiglio Internazionali degli Infermieri (International Council of Nurses – ICN) nel giorno dell’anniversario di nascita di Florence Nightingale, infermiera britannica considerata la fondatrice della moderna assistenza infermieristica. La giornata ha lo scopo di valorizzare il contributo degli infermieri nella società.

Con lo stesso obiettivo è nata lo scorso anno la Commissione Gruppo Infermieri GiFIL della Fondazione Italiana Linfomi, che lavora per realizzare programmi organizzativi assistenziali e contribuire alla proposta di protocolli di ricerca a stretto contatto con i medici.

IL RUOLO DELL’INFERMIERE

L’infermiera Giuliana Nepoti, Responsabile della Commissione, racconta: “L’infermiere è un professionista che ha una visione globale sui bisogni del paziente e della sua famiglia e gioca un ruolo fondamentale nell’individuazione, in stretta collaborazione con il team medico, del percorso assistenziale migliore. Le competenze che mette in campo sono volte al miglioramento della qualità delle cure. La giornata istituita permette di dare il giusto riconoscimento agli uomini e alle donne che si impegnano ogni giorno in corsia, ponendosi come figura chiave tra pazienti e medici, senza dimenticare il grande contributo fornito durante l’emergenza Covid.”

PROGETTI IN CORSO

Tra le iniziative della Commissione c’è il progetto EMATONurse che mira a valorizzare il ruolo dell’infermiere nella gestione dei pazienti onco-ematologici affetti da linfoma. Il confronto tra infermieri, clinici, farmacisti ospedalieri e rappresentati delle associazioni di pazienti ha portato alla redazione di un documento che delinea il perimetro di intervento dell’infermiere nel percorso terapeutico-assistenziale del paziente.

Il Gruppo Infermieri sta, inoltre, collaborando con la Commissione Linfomi dell’Anziano per proporre ai centri ospedalieri un questionario sulla valutazione multidimensionale del paziente di età superiore a 65 anni affetto da linfoma. La survey servirà anche a valutare il livello formativo di infermieri e medici riguardo questo tema.

In merito alla formazione, invece, il 16 e 23 maggio si terrà a distanza il corso “Il Nursing nella terapia medica del linfoma oggi: trattamento con terapia cellulare CAR-T” sponsorizzato da FIL, dalla Fondazione Mafalda Righi di Bologna e Novartis. Il progetto è nato dalla necessità di approfondire un tema attuale di grande impatto assistenziale che richiede Infermieri con competenze aggiornate e di elevato livello culturale. La partecipazione ha avuto un grande successo, sono iscritti 200 Infermieri che appartengono ai centri FIL e non.

Inoltre, da settembre a dicembre 2022 la Commissione promuove un ulteriore corso on line intitolato “Il percorso clinico-assistenziale del paziente con linfoma: dalla diagnosi, alla cura, alla dimissione” in cui verranno affrontate le tematiche generali che riguardano l’assistenza e la gestione del paziente con linfoma. Tra gli argomenti che saranno affrontati ci sono, ad esempio, la collaborazione tra medico-infermiere-farmacista, le competenze infermieristiche nella gestione degli effetti collaterali e degli eventi avversi alle terapie, l’assistenza e le cure domiciliari.

 

Un grazie da parte della Fondazione Italiana Linfomi a tutto il personale infermieristico che nei centri FIL porta avanti con passione e senso di responsabilità un delicato, ma fondamentale compito per il bene dei pazienti.

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