Si è svolto a Rotterdam dal 9 al 11 febbraio scorso il 5° Congresso europeo sulla terapia CAR-T organizzato in maniera congiunta della European Hematology Association (EHA) e dalla European Group for Bone Marrow Transplant (EBMT).
Il congresso europeo sulla terapia CAR-T si svolge ogni anno e ha l’obiettivo di informare la comunità scientifica internazionale in merito agli ultimi sviluppi del trattamento con cellule CAR-T tra cui lo sviluppo traslazionale, clinico e commerciale.
Durante il meeting sono stati presentati nuovi risultati e aggiornamenti di diversi studi clinici con cellule CAR-T anti-CD19 per il trattamento dei Linfomi non Hodgkin B e con cellule CAR-T anti-BCMA per il trattamento del Mieloma Multiplo.
IL CONTRIBUTO FIL AL CONGRESSO CAR-T EHA/EBMT
La Fondazione Italiana Linfomi ha contribuito attivamente ai lavori con una delle 12 migliori comunicazioni orali, selezionate tra gli oltre 140 abstract presentati da tutto il mondo.
La comunicazione orale selezionata, presentata dal Dott. Vincenzo Perriello dell’Università di Perugia, ha riguardato lo studio preclinico “Dual CAR in Hodgkin’s Lymphoma”, progetto vincitore del Bando Giovani Ricercatori 2021 della FIL.
La terapia con cellule CAR-T nel Linfoma di Hodgkin recidivato/refrattario alle terapie convenzionali non ha consentito finora di ottenere risposte soddisfacenti a lungo termine. La causa potrebbe essere rappresentata dal microambiente tumorale altamente immunosoppressivo, che impedisce alle cellule CAR-T di operare in maniera adeguata.
Grazie alla produzione di due nuovi anticorpi monoclonali anti-CD30 e anti-PDL1 è stato possibile realizzare un nuovo modello di cellule DUAL CAR-T a doppio bersaglio CD30 e PDL1, per aumentarne l’efficacia anche in un ambiente particolarmente ostile come quello del Linfoma di Hodgkin.
Lo studio, realizzato presso il Centro di Ricerca Onco-Ematologico di Perugia, ha finora dimostrato che questo nuovo modello di cellule DUAL CAR-T anti-CD30/anti-PDL1 è in grado di avere una maggiore attività citotossica nei confronti di linee cellulari di Linfoma di Hodgkin rispetto a cellule CAR-T solo anti-CD30.
Inoltre le cellule DUAL CAR-T anti-CD30/anti-PDL1 sono in grado di resistere meglio all’effetto immunosoppressivo esercitato dalle cellule di Linfoma di Hodgkin, in quanto conservano un maggiore potenziale proliferativo cellulare ed hanno un minor livello di anergia cellulare indotto dalle cellule tumorali.
Attualmente sono in corso sperimentazioni su modelli animali per confermare e quindi validare questa strategia anche in vivo.