Pubblicato sulla rivista scientifica Leukemia un lavoro condotto nell’ambito del progetto di ricerca FIL_PTCL13 dal titolo “Romidepsin-CHOEP followed by high-dose chemotherapy and stem-cell transplantation in untreated Peripheral T-Cell Lymphoma: results of the PTCL13 phase Ib/II study”.
A condurre il lavoro pubblicato sull’importante rivista scientifica è la Dott.ssa Annalisa Chiappella dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Responsabile della Commissione Linfomi T.
Dal 2014 al 2020 lo studio clinico PTCL13 di fase I e fase II, coordinato dal Prof. Paolo Corradini, ha coinvolto in 26 centri onco-ematologici italiani 86 pazienti tra i 18 e i 65 anni affetti da linfoma T periferiche.
Il trattamento standard per i pazienti giovani affetti da linfoma a cellule T periferiche è la chemioterapia seguita ad autotrapianto.
La ricerca si è posta come obiettivo quello di testare l’associazione di romidepsina, un farmaco biologico che blocca un enzima coinvolto nella modificazione degli istoni (proteine legate al DNA che regolano la moltiplicazione delle cellule) impedendo così la riproduzione delle cellule tumorali, con la chemioterapia standard CHOEP. Per i pazienti con una buona risposta a questa prima fase, ha fatto seguito la terapia di consolidamento con alte dosi e trapianto.
Il lavoro pubblicato ha dimostrato che l’associazione di romidepsina a chemioterapia non determina tossicità inattese o aumentate rispetto alla sola chemioterapia; tuttavia, la risposta al trattamento si è dimostrata sovrapponibile allo standard terapeutico, senza l’aggiunta del farmaco biologico.
L’aggiunta di romidepsina alla chemioterapia non è pertanto una combinazione terapeutica che verrà utilizzata in programmi futuri.
Qui la pubblicazione su Leukemia.