Venerdì 20 gennaio 2023 si è tenuto l’evento annuale riservato ai soci FIL Club, la rete di imprese, associazioni, enti e privati nata per sostenere la ricerca della Fondazione.
Ogni anno con le donazioni raccolte, FIL promuove un progetto di ricerca indipendente, selezionato da un pool di revisori internazionali.
La serata è stata l’occasione per annunciare lo studio vincitore nel 2022 e fornire un aggiornamento sulle attività della Fondazione.
Ad oggi FIL Club può contare sulla generosità di 12 privati cittadini e 18 realtà, tra aziende, associazioni e fondazioni, che si impegnano a versare somme dai 5 ai 50 mila euro l’anno, preferibilmente per tre anni consecutivi. Negli ultimi mesi la rete è cresciuta e ha permesso di raccogliere per il progetto di ricerca 2022 la somma di 330.000 €, il 18% in più di quello raccolto nel 2021.
Presenti all’evento i soci FIL Club, i membri del Comitato Direttivo e alcuni simpatizzanti della Fondazione.
Ad aprire la serata i saluti di due soci FIL Club, Bob Kunze-Concewitz e Luca Enrico, rispettivamente Amministratore Delegato e Tesoriere di Campari Group.
Francesco Merli, Past President della Fondazione e ideatore di FIL Club, ha poi fatto il punto sull’importanza della ricerca scientifica indipendente, che raramente trova il supporto dell’industria farmaceutica, e sulla crescita della rete di finanziatori.
A seguire la testimonianza di un socio FIL Club, Roberto Abati direttore generale della Fondazione GRADE Onlus, che ha sottolineato quanto i risultati della ricerca, anche se non sempre tangibili, possano incidere sulla vita di tutti.
Il progetto di ricerca FIL Club 2021
Sono stati poi presentati i progressi del progetto di ricerca vincitore dell’edizione 2021 di FIL Club. Lo studio FOLL-EZ coordinato dal dott. Simone Ferrero (Città Salute e della Scienza di Torino), responsabile della Commissione Scientifica Studi Biologici, ha avviato la fase I dello studio, contando anche sulla collaborazione delle Commissioni Linfomi Indolenti e Patologi. La ricerca condotta sul linfoma follicolare, la seconda tipologia di linfoma più diffusa in Italia, sta testando un’alterazione del DNA per valutare quale schema di terapia (R-Chop e BR – bendamustina e rituximab) è più indicata per i pazienti affetti da questa malattia, con la finalità futura di proporre trattamenti più personalizzati.
Ad oggi sono stati analizzati 274 campioni. I risultati della prima fase della ricerca sono attesi per la primavera 2023. Nel frattempo è in corso l’iter autorizzativo per l’avvio della fase II del progetto che coinvolge 27 centri di ricerca in Italia.
Lo studio vincitore della seconda edizione FIL Club
Il Presidente della Fondazione, Andrés J.M. Ferreri, ha poi premiato lo studio di ricerca vincitore della seconda edizione di FIL Club: FOLLVAX 22 – Studio osservazionale prospettico per valutare la persistenza del vaccino COVID 19 e delle risposte immunitarie indotte da altri vaccini nei pazienti con linfoma follicolare sottoposti a immuno chemioterapia di induzione in prima linea e mantenimento con anti CD 20
La ricerca, ideata all’interno della Commissione Scientifica Lungosopravviventi, comorbidità e qualità della vita, è stata valutata da un team di cinque revisori internazionali risultando vincitrice tra 4 progetti candidati dagli altri gruppi di lavoro FIL.
Il principal investigator dello studio è il dott. Michele Merli (Ospedale di Circolo di Varese). Il trial sarà condotto in collaborazione con le Commissioni Linfomi Indolenti e Studi Biologici e valuterà la persistenza dell’immunità da vaccino per il Covid e l’immunità indotta da altri vaccini nei pazienti con linfoma follicolare che vanno incontro a terapia di induzione e mantenimento con anticorpi antitumorali.
Per maggiori informazioni su FIL Club e per eventuali adesioni si può visitare l’apposita sezione del sito: filinf.it/fil-club